La differenza tra laser e luce pulsata
Esistono molte metodiche, per risolvere il problema dei peli superflui.
Non parleremo di tutte le metodiche a disposizione ma affronteremo delle questioni che ci viene piu’ spesso chiesta.
La differenza tra l’epilazione con laser e quella con luce pulsata.
Sono metodi di epilazione permanente e ognuno ha dei pro e dei contro.
Promettono entrambe di lasciare la pelle liscissima a tempo indeterminato.
Prima di scoprire le differenze di entrambi i metodi, andiamo ad esaminare il soggetto di cui si parla spesso: il pelo.
- I peli sono diffusi su tutta la superficie corporea, ad eccezione del palmo della mano, pianta dei piedi, margine libero delle labbra e alcune zone dell’area genitale.
- Dal punto di vista anatomico, nel pelo si distinguono due parti principali: il fusto (evidente all’esterno della cute) e la radice (contenuta nel follicolo pilifero) a livello dell’epidermide.
- Il follicolo si rigonfia per formare il bulbo pilifero, contenente, a sua volta, la papilla dermica che, costituita da un gruppo di cellule in attiva proliferazione, da origine al pelo.
- Il pelo non viene prodotto in modo continuo dal follicolo, ma segue un ciclo vitale in cui si alternano periodi di attività a quelli di riposo: anagen (crescita) catagen (transizione) e telogen (riposo).
Ma torniamo al nostro argomento…
Quali sono le differenze tra le due? Scopriamole insieme.
Specifichiamo subito che la depilazione con il laser e la depilazione a luce pulsata da un punto di vista fisico hanno la stessa finalità che è quella di distruggere il bulbo.
La differenza sta nel fatto che il laser emette onde luminose monocromatiche, ovvero di una sola lunghezza d’onda, cioè ogni laser emette una specifica lunghezza d’onda ecco perché è specifico per un determinato bersaglio . La luce pulsata, al contrario è una lampada policromatica a cui viene applicato un filtro che simula la lunghezza d’onda di un laser.
Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche e le differenze di queste due trattamenti…
- La luce pulsata nonostante l’utilizzo dei filtri non riesce ad essere selettiva solo per il bersaglio in questo caso i peli e quindi distribuisce energia anche ad altri bersagli come la pelle, i capillari, la melanina, con rischio di poter aumentare l’incidenza di effetti collaterali, soprattutto se in mani inesperte.
- Un ciclo di trattamenti con luce pulsata richiede mediamente più sedute rispetto al trattamento laser. Questo in virtù della maggiore energia che il laser, invece, riesce ad erogare sul follicolo.
- Per quanto riguarda la sensazione dolorifica non ci sono particolari differenze con i laser, potrebbe essere leggermente minore vista la minore quantità di energia rilasciata, ed è soprattutto correlata alla zona da trattare.
- Può risultare più dolorosa in zone particolarmente sensibili, come l’inguine o le ascelle.
- Inoltre in prossimità del ciclo, si è più sensibili al dolore e meno tolleranti, quindi avvertiremo più fastidio durante la seduta.
- Entrambe le metodiche hanno la possibilità di variare l’intensità dell’energia utilizzata in rapporto alla pelle, quindi, possiamo calibrare l’energia per rendere le sedute più soft e tollerabili. Inoltre le nuove apparecchiature hanno tutte dei sistemi di raffreddamento che rendono il trattamento più confortevole.
- Per un risultato efficace e duraturo, occorre intervenire sulla zona desiderata in più sedute, per una riduzione dei peli in fase attiva (anagen).
- Limiti di entrambe le metodiche: Non agiscono sui peli biondi sottili o bianchi
- Non eliminano la peluria in modo definitivo, in quanto gli effetti del trattamento estetico non durano per tutta la vita.
Quindi possiamo concludere che entrambe le metodiche sono valide per la rimozione dei peli superflui ma che ovviamente le strumentazioni laser sono più efficaci in quanto più selettivi nel riscaldare e quindi coagulare il bulbo pilifero e davvero un risultato più duraturo è più veloce.